Il mio mondo è incentrato sull’universo femminile: sono una donna, ho 2 sorelle, 2 cognate, 1 madre, 1 suocera, 1 BF e 1 nipotina adorabile e al Bonbon incontro soprattutto donne, con le quali condivido quotidianamente l’esperienza estetica della bellezza, che non è uguale per tutte.
Ogni donna e ragazza che frequenta il mio Bonbon mi porta a conoscenza della sua personale idea di bellezza e di femminilità, ed è proprio grazie a questa condivisione che conosco molte sfaccettature dell’essere donna e come le generalizzazioni e i pregiudizi di genere portino soltanto confusione e frustrazione.
Esplorando i molteplici argomenti del mondo beauty che fanno da sfondo alle nostre conversazioni, un argomento di cosmesi in particolare riesce a dividere noi donne: il rossetto rosso.
PIACE AL 90% di noi ma ci sono 2 gruppi distinti:
- Donne che lo portano con disinvoltura e che lo amano moltissimo
- Donne che non riescono proprio a portarlo nonostante a loro piaccia tantissimo!
Cosa si nasconde dietro a questo comportamento?
- Forse il pregiudizio negativo che ha accompagnato nei secoli scorsi questo insostituibile alleato della libertà di espressione, della bellezza e dell’affermazione delle donne nella società moderna?
- Forse il potere di visibilità che promuove il rossetto rosso non è pienamente accettato da quella parte di donne che non se la sentono di portarlo perché intimamente sono consapevoli che l’idea di una donna così sicura di stessa da essere l’unica padrona della propria immagine, del proprio corpo e soprattutto delle proprie idee, non è culturalmente completamente accettata, perciò è più facile credere di portarlo per catturare l’attenzione maschile anziché per affermare la propria presenza nel mondo.
Sono soltanto delle riflessioni personali, ovviamente, sviluppate dall’esperienza diretta con il mondo femminile, dal mio vissuto, dalle letture fatte, dalle ingiustizie che vedo e ascolto come subite dall’altra metà del mondo, cioè noi donne.
Esistono donne che affermano se stesse rifiutando di usare make up o di depilarsi, donne che amano portare il rossetto per ammaliare qualcuno, insomma ci sono tanti modi di essere donna e vanno tutti rispettati!
Lascia che ti racconti un pò di storia del MITICO ROSSETTO ROSSO
Dipingere le labbra di rosso è una pratica antica che risale addirittura ai babilonesi e nonostante per molti secoli abbia incarnato un simbolo di dissolutezza e un marchio di prostituzione, ha comunque vissuto brevi periodi di gloria sparsi nella storia, almeno fino al secolo scorso.
Nei primi decenni del novecento Elizabeth Arden, ideatrice del rossetto rosso così come lo conosciamo oggi, intuì come il make up potesse divenire strumento di libertà tramite l’innalzamento della femminilità, e per questo motivo regalò alle suffragette che marciavano davanti al suo negozio a New York il suo rossetto rosso fuoco che divenne il simbolo di indipendenza e di lotta per la parità di genere e marciò con loro per l’ottenimento del diritto di voto e, in generale, per il diritto di contare in una società patriarcale e misogina.
Durante la seconda guerra mondiale, Winston Churchill ordinò di razionare i cosmetici tranne il rossetto, soprattutto di colore rosso, perché era d’aiuto, non solo a chi lo indossava, ma anche a chi lo guardava!
Le donne lo indossarono per andare a lavorare nelle fabbriche quando sostituirono gli uomini impegnati al fronte, portando avanti l’economia di interi paesi con labbra rosso fuoco!
CONOSCI IL LIPSTICK INDEX?
È UN INDICATORE che viene utilizzato per monitorare le crisi dando un occhio agli aspetti sociali e di costume che accompagnano i periodi economici più bui, come la Grande Depressione del ’29 o l’Undici Settembre 2001, e ha evidenziato che nei momenti di recessione, le vendite del rossetto rosso aumentano anziché diminuire, perché è un alleato della bellezza senza rivali, a low budget e in grado di rendere più piacevole la vita!
Personalmente, credo che sia un simbolo di rinascita e di determinazione, non a caso Coco Chanel disse : “se sei triste, mettiti il rossetto e vai all’attacco” e sono completamente d’accordo con lei!
Io lo porto dai 20 anni circa e non l’ho mai abbandonato e, anche se acquisto molti colori diversi, soltanto con quello rosso mi sento veramente Valentina.
Contrariamente a quanto si possa pensare, non l’ho indossato per vanità, la prima volta, ma come prova di coraggio, e l’averlo fatto ha segnato il mio passaggio all’età adulta.
Sono stata una ragazzina insicura di se stessa, complessata e asservita al giudizio degli altri come capita a molte altre persone, soprattutto ai più giovani.
Il rossetto rosso l’ho messo per dichiarare al mondo che volevo esistere ed essere vista per quello che ero: mi piace pensare di aver compiuto quel gesto guidata dall’eco di un “inconscio collettivo femminile” custode della memoria della forza di coraggiose donne spinte dal profondo desiderio di emancipazione e di potere di scelta sulla propria vita, le suffragette, grazie alle quali oggi godiamo di diritti fondamentali.
Rendermi visibile ed espormi al giudizio degli altri mi ha insegnato ad accettarmi senza snaturare la mia essenza, a “smussare i miei angoli”, migliorando me stessa e il mio rapporto con gli altri.
Ritornando all’estetica, il ROSSETTO ROSSO è davvero un elemento di make up che sta bene su tutte le carnagioni e a tutte le età, non esiste uno specifico momento della giornata in cui portarlo, né un’occasione specifica più azzeccata di un’altra.
Il rossetto rosso è un simbolo di potere femminile, di passione e determinazione che dovremmo riuscire a portare tutte almeno una volta nella vita: